Capita spesso che, controllando una visura o una planimetria, ci si accorga di errori nei dati catastali. Un’incongruenza nella superficie, un numero sbagliato, dati anagrafici non aggiornati, oppure una planimetria che non coincide con lo stato reale dell’immobile.
In questi casi è necessario procedere con una correzione dati catastali, un’operazione che può essere semplice o più complessa a seconda della tipologia di errore.
In questa guida scoprirai quando serve correggere i dati, come funziona la procedura e cosa fare per evitare problemi in caso di vendita, successione o lavori edilizi.
Cosa si intende per correzione dati catastali
La “correzione dati catastali” è l’operazione che permette di aggiornare o rettificare informazioni registrate presso l’Agenzia delle Entrate – Catasto.
Può riguardare:
- dati anagrafici del proprietario;
- indirizzo o identificazione catastale (foglio, particella, subalterno);
- superficie catastale;
- rendita;
- categoria e classe;
- errori nei confini;
- errori nelle planimetrie.
Alcuni errori derivano da trascrizioni sbagliate; altri da lavori mai dichiarati o pratiche incompletamente aggiornate.
Quando è necessario correggere i dati catastali
La correzione dati catastali è necessaria nei seguenti casi:
1. Errori anagrafici del proprietario
Capita quando un atto non viene trascritto correttamente.
Ad esempio:
- cambio nome dopo matrimonio,
- successioni non registrate,
- errori di digitazione.
2. Incongruenze tra stato reale e planimetria
Se la planimetria catastale non corrisponde all’immobile, bisogna intervenire con aggiornamenti tecnici.
3. Rendita o superficie errate
Un errore nella superficie può comportare IMU non corretta o problemi in caso di vendita.
4. Dati identificativi sbagliati
Foglio, particella e subalterno devono essere precisi: un errore può bloccare atti notarili.
5. Errori della banca dati catastale
In questi casi è possibile fare una richiesta gratuita di correzione all’Agenzia delle Entrate.
Tipologie di correzioni: semplice o tecnica
Le correzioni catastali si dividono in due categorie principali:
1. Correzioni “semplici” (senza DOCFA)
Si applicano agli errori:
- anagrafici,
- di indirizzo,
- di particella,
- di intestazione,
- di dati non tecnici.
Si possono richiedere tramite:
- SPORTELLO CATASTALE,
- procedura Contact Center dell’Agenzia delle Entrate,
- modulo Richiesta Correzione Dati Catastali (modello 9/5).
Sono gratuite e non richiedono l’intervento di un tecnico.
2. Correzioni “tecniche” (con DOCFA)
Servono quando gli errori riguardano:
- planimetria,
- superfici,
- consistenza,
- categorie catastali,
- errori derivanti da ristrutturazioni non dichiarate.
In questo caso è necessario un tecnico abilitato che presenti una pratica DOCFA.
Correzione planimetria catastale
Se la planimetria non corrisponde allo stato reale dell’immobile, occorre procedere con:
- rilievo tecnico,
- verifica urbanistica,
- redazione nuova planimetria,
- invio pratica DOCFA.
Se le modifiche derivano da lavori mai dichiarati, prima dell’aggiornamento catastale potrebbe essere necessaria una CILA tardiva o una sanatoria edilizia.
Correzione dati catastali online
Per molti errori non tecnici, il portale dell’Agenzia delle Entrate permette una correzione online gratuita, tramite:
- area riservata,
- servizio “Contact Center”,
- invio della richiesta con allegati (visure, atto notarile, documento).
Il tempo di risposta varia da 7 a 30 giorni.
Quanto costa correggere i dati catastali
Dipende dalla tipologia di errore.
Correzioni semplici
✔️ Gratis
Se derivano da errori dell’Agenzia delle Entrate.
Correzioni tecniche (DOCFA)
✔️ Dai 200 ai 600 €
per rilievi, pratica DOCFA e aggiornamento planimetrico.
Con sanatoria edilizia
✔️ Costi variabili
Se serve regolarizzare anche l’urbanistica, i costi dipendono dalla pratica edilizia.
Cosa succede se non si correggono i dati
Ignorare errori catastali può causare problemi seri:
- Vendita bloccata: l’atto notarile non può essere completato.
- Successione rallentata: i dati non coerenti devono essere sistemati.
- Tasse non corrette: IMU e TARI possono risultare sbagliate.
- Contestazioni future: l’acquirente può rivalersi sul venditore.
Correggere i dati è anche un modo per aumentare il valore commerciale dell’immobile.
Conclusione
La correzione dati catastali può essere un’operazione semplice o più complessa, a seconda del tipo di errore.
Errori anagrafici o di trascrizione possono essere sistemati gratuitamente, mentre per planimetrie e superfici servono tecnici specializzati.
In ogni caso, intervenire tempestivamente evita problemi in caso di vendita, lavori o controlli fiscali.
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FAQ – Correzione dati catastali
Quanto costa correggere i dati catastali?
Le correzioni semplici sono gratuite; quelle tecniche richiedono un DOCFA.
Chi può richiederla?
Il proprietario o un suo delegato.
Serve un tecnico?
Solo per errori riguardanti planimetrie, superfici o rendite.
Posso correggere tutto online?
Solo gli errori non tecnici; per gli altri serve una pratica formale.



