Molti proprietari si chiedono come si fa una variazione catastale, soprattutto dopo lavori di ristrutturazione o modifiche interne all’immobile. La variazione catastale è l’aggiornamento dei dati dell’immobile registrati al Catasto, necessario quando cambiano caratteristiche come superficie, destinazione d’uso o suddivisione degli spazi. In questa guida vediamo in quali casi è obbligatoria, come presentarla e quali documenti servono.
Cos’è la variazione catastale
La variazione catastale è una comunicazione che serve ad aggiornare la banca dati del Catasto, gestito dall’Agenzia delle Entrate. Ogni immobile, infatti, ha una scheda catastale che riporta dati identificativi (foglio, particella, subalterno) e tecnici (superficie, rendita, categoria). Quando queste informazioni non sono più corrette, occorre presentare una variazione.
Quando è obbligatoria
Ecco i casi più comuni in cui si deve fare una variazione catastale:
- Ristrutturazioni interne: ad esempio spostamento di tramezzi, ampliamento o riduzione di stanze.
- Cambio di destinazione d’uso: per esempio da ufficio ad abitazione o viceversa.
- Frazionamento o fusione: quando un immobile viene diviso in più unità o, al contrario, due unità vengono unite.
- Ampliamenti o sopraelevazioni: che modificano la superficie dell’immobile.
- Errori nei dati catastali: correzioni di misure o informazioni già registrate in modo errato.
La mancata variazione può comportare sanzioni amministrative e problemi in caso di compravendita.
Come si fa una variazione catastale
Per capire come si fa una variazione catastale è importante conoscere la procedura:
- Affidarsi a un tecnico abilitato Solo professionisti come geometri, architetti o ingegneri possono presentare una variazione catastale. Saranno loro a verificare la situazione dell’immobile, redigere la nuova planimetria e compilare la pratica.
- Redazione della pratica DOCFA La variazione catastale viene trasmessa tramite il software DOCFA (Documenti Catasto Fabbricati), fornito dall’Agenzia delle Entrate. Il tecnico inserisce la planimetria aggiornata e i dati modificati.
- Invio telematico al Catasto Una volta compilata, la pratica viene inviata online all’Agenzia delle Entrate. Il Catasto verifica i dati e li registra, aggiornando la scheda dell’immobile.
- Aggiornamento della rendita catastale Se le modifiche influiscono sul valore dell’immobile, viene ricalcolata la rendita catastale, che può avere conseguenze sulle imposte (IMU, TASI, ecc.).
Documenti necessari
Per presentare la variazione catastale servono:
- planimetria aggiornata dell’immobile;
- dati identificativi catastali (foglio, particella, subalterno);
- relazione tecnica con descrizione delle modifiche;
- eventuali titoli edilizi che hanno autorizzato i lavori (CILA, SCIA, Permesso di Costruire).
Quanto costa una variazione catastale
Il costo varia a seconda della complessità dell’intervento. In generale:
- Tributi fissi: circa 50 € per ogni unità immobiliare oggetto di variazione.
- Onorario del tecnico: dipende dal professionista e dal tipo di lavoro, in media dai 300 ai 700 €.
Investire in una variazione catastale corretta evita problemi futuri, soprattutto in caso di vendita o successione.
Errori comuni da evitare
Molti pensano di poter presentare da soli una variazione catastale, ma non è possibile: la legge richiede un tecnico abilitato. Altri errori frequenti sono:
- non aggiornare il Catasto dopo lavori interni;
- dimenticare di allegare i titoli edilizi;
- sottovalutare l’impatto sulla rendita catastale, con il rischio di accertamenti fiscali.
Conclusione
Capire come si fa una variazione catastale è il primo passo per gestire correttamente il proprio immobile. È una procedura tecnica che richiede competenze professionali, ma fondamentale per mantenere in regola i dati catastali ed evitare sanzioni o problemi legali.
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FAQ: Come si fa una variazione catastale?
Chi può presentare una variazione catastale?
Solo tecnici abilitati come geometri, architetti o ingegneri iscritti all’albo professionale.
Quanto tempo serve per completare la variazione?
Generalmente dai 5 ai 15 giorni lavorativi, a seconda della complessità e della velocità di approvazione del Catasto.
La variazione catastale modifica sempre la rendita?
Non sempre: dipende dal tipo di intervento. Alcune modifiche interne non incidono, altre comportano un ricalcolo.
Cosa succede se non faccio la variazione?
Si rischiano sanzioni amministrative e difficoltà in caso di vendita, successione o richiesta di mutuo.



